SORRISO, IMPEGNO ED IRONIA: LA FORZA DI SAMMY

 

Con la presenza numerosa di volontari AVO di tutta Italia e grande emozione di tutti, la presidente Avo Triveneto Katia Manea lo scorso 23 gennaio ha fatto conoscere ed ha condiviso attimi intensi di forza e coraggio di una persona speciale (l’incontro con Sammy è disponibile a questo link https://vimeo.com/503862501). Un ragazzo che lotta e ama la vita sempre, anche nei momenti di cruda realtà, non perdendo mai il sorriso e la voglia di andare sempre avanti!

Il dialogo è iniziato con queste parole scritte proprio da Sammy Basso che già facevano intuire un incontro realistico e concreto, ricco di sentimenti veri e sinceri…..

SAMMY è nato il 1° dicembre 1995 a Schio, mamma Laura e papà Amerigo presenti hanno raccontato che al momento della nascita, il piccolo, non presentava alcun segno della malattia, ma subito dopo si sono presentati i primi segnali e verso i due anni dopo una consulenza genetica, consigliata dal Dipartimento di pediatria della Azienda Ospedaliera Universitaria di Padova, è giunta la diagnosi di Progeria.
Sammy insieme alla sua famiglia ha sempre combattuto senza perdersi d’animo, ha intrapreso un viaggio fino a Boston, sede della Progeria Research Foundation, e ciò gli ha permesso di sottoporsi ad alcune terapie sperimentali.

Nel 2005 i genitori, hanno fondato l’Associazione Italiana Progeria Sammy Basso (A.I.Pro.Sa.B.), per dare risposte e far conoscere la malattia in modo più diffuso. L’associazione è l’unica in Europa, e la famiglia è impegnata e far conoscere questa malattia rara ed a raccogliere fondi per la ricerca.


Nel 2014 dopo la maturità scientifica Sammy si è immatricolato al Corso di Laurea di Fisica presso università di Padova, poi decide di passare al corso in Scienze Naturali con indirizzo Biologia Molecolare e nel 2018 consegue la Laurea con il massimo dei voti, 110 e lode.
Ci racconta che a 18 anni dopo la maturità, realizza il suo sogno nel cassetto, fare un viaggio negli Stati Uniti con i suoi genitori e un amico percorrendo la leggendaria “Route 66” da Chicago a Los Angeles.
Nel suo libro “Il viaggio di Sammy” racconta la sua affascinante avventura, nel territorio navajo una tribù indiana lo accoglie e gli dà un nome, “Chaànaàgahìì” che significa “Uomo che ha ancora tanta strada da fare”.

Nel 2015 partecipa al Festival di Sanremo come ospite ed ha modo così di far conoscere la sua malattia.
Una forte emozione è per lui, il 7 giugno 2019 quando riceve le insegne del Cavalierato dell’Ordine al Merito della Repubblica da Sergio Mattarella, per il suo coraggio e l’impegno.

Con spirito di sfida realistica, assieme ad un giovane amico artista Valentino Baron, a quattro mani hanno scritto il libro SCOLPIRE IL CORPO, SCOPRIRE l’ANIMA.

Tante domande sono state fatte e le risposte di Sammy, ogni volta, con la sua semplicità ha stupito….

Le sue frasi che ho voluto appuntarmi sono state:

La cultura, la storia personale e le proprie radici sono i nostri tesori”
“Puntare al bene nostro e degli altri non si sbaglia mai”
“Mi piace farmi stupire cerco di essere un bel messaggio e portare positività”
“La vita vale sempre la pena di essere vissuta”
“La fede è la mia forza ed il mio coraggio, credere è una cosa più grande della malattia”
“Io credo con la mente ma quando non ci riesco credo con il cuore”
“La paura che qualche volta ho mi allerta ai rischi, poi capisco che la conoscenza aiuta a superare la paura”
“Sono normale ma diverso, in fondo siamo tutti diversi”

Grazie, per questa grande lezione di viva umanità, che hai lasciato incisa nel nostro cuore!

Katia Manea