Ho conosciuto Chiara a Caserta, durante la Conferenza dei Presidenti 2019, e il suo viso sereno e gioviale mi ha subito ispirato tanta simpatia, ma non credevo che qualche tempo dopo ci saremmo ritrovate in uno dei salottini di Villa Aurelia, in occasione di un Consiglio Federavo Congiunto, a conversare, chiedendole di raccontarsi un po’.
Alla mia secca domanda: “Allora chi è Chiara Stinga?” lei mi risponde in modo altrettanto conciso: “Chiara Stinga è una moglie e madre, ma soprattutto una nonna e una volontaria di Avo Copertino da oltre vent’anni”; in poche sintetiche parole Chiara ha racchiuso quelli che sono i valori primari della sua vita, la sua famiglia e la sua associazione, ma poiché io resto lì a fissarla in religioso silenzio, lei capisce che è il caso di ampliare la sua risposta.
“Nel 1995, già catechista, leggo in parrocchia l’avviso del Primo Corso di Formazione per Volontari Avo, organizzato dal Primario del Reparto di Geriatria dell’ospedale di Copertino e dall’allora Presidente dell’Avo Lecce, e decido insieme ad un’amica di partecipare. Il primo incontro, tenutosi in una grande ma gelida sala parrocchiale gremita di persone incuriosite come me o forse spinte da più profonde motivazioni, fu decisamente sconfortante perché sembrava teso a farci desistere dall’iniziare quel nuovo cammino: la Presidente di Avo Lecce illustrò tutte le difficoltà dell’essere volontari ospedalieri, tanto che i partecipanti al secondo incontro erano almeno la metà.
Io ho voluto fortemente fare quel corso e con impegno e caparbietà l’ho seguito per tutto l’inverno, nonostante quell’ambiente freddo”. Mentre si addentra nel racconto il viso di Chiara s’illumina e gli occhi le brillano ricordando i suoi primi passi nell’Avo. “Finito il corso, il Primario ci permette d’iniziare il nostro servizio nel reparto Geriatria di Copertino e sarà lui stesso che il 13/12/1996 ci aiuterà a costituire la nostra Avo. Fin da subito abbiamo lavorato in rete con il Comune e il territorio ed ho preso consapevolezza dell’appartenenza ad una famiglia corposa, umana e confidenziale.
Nel 1998, mi ritrovo a partecipare al mio primo Convegno Regionale ad Acquaviva delle Fonti, con Claudio Lodoli Presidente dell’AVO locale: da allora è stato un susseguirsi di partecipazioni ad eventi, ognuno dei quali mi ha arricchito da un punto di vista personale e associativo. Nel 1999 preziosi sono stati l’incontro e la collaborazione con Elena Conte, delegata regionale. Nel 2000, con mia grande sorpresa ma anche gioia, Claudio Lodoli, succeduto a Elena Conte, mi chiede di organizzare il successivo Convegno Regionale a Copertino: il risultato è stato un vero successo. Nel 2002 con il Delegato e alcuni Presidenti di AVO pugliesi si decise di Costituire l’AVO Regionale e come socio fondatore vedo nascere l’Avo Puglia.”
Negli occhi di Chiara è vivo il fervore di quegli anni ed è palese la sua volontà di mantenere vivo l’entusiasmo; ogni tanto cerco di intercalare il suo racconto con qualche piccolo commento o digressione personale, giusto per farle riprendere fiato, ma Chiara è un treno inarrestabile e riprende subito il suo raccontarsi.
“…nell’AVO Puglia sono entrata da subito nello staff per collaborare allo svolgimento delle attività di coordinamento e supporto alle Avo locali e così per diversi anni ho imparato tante cose e accettato tante sfide con me stessa e per la crescita dell’Associazione, fino a quando sono stata nominata Presidente Regionale Avo Puglia: un onore certo, ma anche tanti oneri e tanti impegni che, senza il sostegno della mia famiglia, non avrei potuto affrontare. Dovermi spostare sul territorio non è stato facile, mi prendeva tempo e impegno, ma soprattutto era una grande responsabilità che però ho sempre accettato con piacere. Ma la mia crescita in Avo non era ancora terminata: a Caserta nel 2019 sono stata eletta Vice Presidente rappresentante delle Regioni, una figura di mediazione e di collaborazione tra Federavo e le Avo Regionali, che, devo dire, ad un anno di distanza, mi ha regalato molte soddisfazioni perché ho conosciuto persone stupende e di spessore, persone speciali che stimo e ammiro molto e con alcune delle quali è nata anche una bellissima amicizia, perché l’Avo ha anche la facoltà di regalarti delle vere e solide amicizie.”
Chiara conclude il suo racconto con un gran sorriso che la dice lunga su tutto il bello e il buono che l’Avo le ha regalato in questi anni ed è lo stesso sorriso con cui la ringrazio per avermi trasmesso le sue emozioni e la saluto con l’augurio e la promessa di andare trovarla nella sua adorata Puglia.
A cura di Maria Rosaria Barbato