Una Domenica qualunque, una Domenica speciale a Reggio Emilia
TI OFFRO LA MIA MANO…
Da 9 anni, in occasione della Giornata Nazionale AVO, l’AVO di Reggio Emilia propone alle Scuole dell’Infanzia, Primarie e Secondarie di 1° grado della città il progetto “volontari insieme A VOi…”.
Con il progetto l’AVO intende offrire agli alunni, mediante la realizzazione di un elaborato grafico, la possibilità di essere volontari AVO per un giorno donando (simbolicamente e attraverso il proprio elaborato) a ciascun malato un sentimento o un gesto di solidarietà.
Nell’anno scolastico 2017/2018 il tema scelto e proposto è stato “ti offro la mia mano…” nella convinzione che “ogni mano – per quanto piccola – lascia un’impronta nel mondo”.
Gli alunni delle classi aderenti al progetto hanno letto in aula, supportati dai propri insegnanti, il testo narrativo “Ogni mano lascia una impronta nel mondo” (appositamente scritto da Gulli Morini per l’occasione), scoprendo che per mezzo delle mani, anche le più piccole, si possono compiere semplici ma grandi gesti.
I volontari AVO ogni giorno agli ammalati donano gesti semplici e delicati: c’è chi porta un sorriso e chi una carezza o un abbraccio, chi aiuta a leggere un giornale e chi a sbucciare la mela, chi ascolta la storia di quando un anziano era giovane e chi gioca con un bambino… ma ogni gesto porta amore e un po’ di colore nella vita delle persone!
Ai bambini e ai ragazzi è stato fatto osservare come anche le mani degli ammalati lasciano un impronta nella vita del volontario AVO che porterà per sempre nel suo cuore i volti, i nomi e le storie degli ammalati che ha incontrato.
Lo scorso 11 Febbraio, in occasione della Giornata Mondiale del Malato, i volontari AVO di Reggio Emilia hanno distribuito ai degenti dei reparti di Medicina, Geriatria, Neurologia, Medicina Fisica e Riabilitativa, Pediatria, PS Pediatrico, Medicina d’Urgenza e Pneumologia – dell’Arcispedale Santa Maria Nuova – gli elaborati grafici realizzati dagli alunni che, attraverso l’impronta della propria mano ed un augurio di guarigione e di speranza di vita, sono stati “volontari AVO per un giorno” portando ai malati un po’ di amore e di colore cercando di alleviare la sofferenza e la solitudine che si incontrano in Ospedale.
Al progetto, a cui è stato concesso il patrocinio gratuito del Comune di Reggio Emilia, della dall’Azienda USL di Reggio Emilia, del CSV DarVoce, dell’AVO Regionale Emilia Romagna e della Federavo, hanno aderito: le Scuole dell’Infanzia Elisa Lari e Ciari, le Scuole Primarie Marconi, Morante, Carducci, Tassoni, Tricolore, Leopardi, Verdi, Valeriani, Ferrari di Reggio Emilia e Pezzani e Anna Frank di Albinea, la Scuola Secondaria di 1° Grado Fontanesi, per un totale di 13 Scuole, 93 classi e1993 alunni.
A tutti i Dirigenti Scolastici e agli insegnanti che hanno aderito al progetto,
al Direttore Generale dell’AUSL dott. Fausto Nicolini e al Direttore di Presidio dott. Giorgio Mazzi, ai Medici,
ai Coordinatori Infermieristici, agli Infermieri e agli OSS dell’Arcispedale Santa Maria Nuova che hanno permesso la consegna delle mani perchè credono che “aiutare ci unisce”…
il GRAZIE degli alunni e di tutti i volontari AVO!
UNA DOMENICA QUALUNQUE, UNA DOMENICA SPECIALE
Domenica 11 Febbraio 2018, nei reparti di Pediatria, PS Pediatrico, Medicina d’Urgenza e Pneumologia, abbiamo avuto la gioia di potere distribuire ai degenti l’impronta della mano dagli alunni delle scuole della città che hanno aderito al progetto “volontari insieme A VOi…”
Abbiamo incontrato tante persone: bambini, mamme e papà, adulti, anziani, figli e nuore.
Persone a volte diffidenti perché oggi non è così scontato ricevere un regalo inaspettato…
Soprattutto se il regalo ti viene portato in una stanza di ospedale, in una domenica qualunque, in cui magari ti si è svegliato di malumore; se poi il regalo viene consegnato dalle mani di una persona sconosciuta… beh la perplessità ed il timore sono più che giustificati.
Ma quando scopri che oggi è la Giornata Mondiale del Malato e che quel regalo è stato fatto apposta per te da un bambino, che pur non conoscendoti sa che oggi sei in ospedale e vuole alleviare la tua sofferenza e provare a renderti felice con queste parole:
“Io sono solo un bambino e non ho delle medicine che possono farti guarire. Posso però regalarti un sorriso, la migliore terapia per stare meglio ed essere più sereni. In bocca al lupo!” (Gregorio, 5° B Scuola Primaria Verdi)
… ecco che la diffidenza si trasforma dapprima in stupore e incredulità e subito dopo in un sorriso, in occhi velati di lacrime di commozione, in una mano che si allunga per stringere forte quella del volontario AVO, in un abbraccio intenso.
Stupore ed incredulità che abbiamo visto nel volto e negli occhi di Cecilia, una bambina che era nella sala di attesa del Pronto Soccorso Pediatrico insieme alla sua mamma ed al suo papà. Poco distante c’era anche Alessandro, un bimbo di 5 anni, accompagnato dai genitori ed in attesa di essere visitato. Porgendo al bambino il cestino contenente i disegni delle impronte delle mani, lo invitiamo a sceglierne uno e – dal momento che ancora non sa leggere – leggiamo noi volontarie il pensiero ed il nome della bambina che glielo dedicava: Cecilia, della classe 3°A della Scuola Primaria Verdi. Dalle sedie accanto si alza la bambina che, con grande stupore ma altrettanta discrezione e gioia, dice: “Cecilia sono io, l’ho fatta io quella mano!”.
Siamo tutti sorpresi, senza parole. L’emozione è tanta e c’è anche un po’ di commozione, che si fa più forte quando scopriamo che una delle maestre della bambina è Monica, una volontaria della nostra AVO!
Potrebbe essere una casualità. Ma sappiamo che non è così. Crediamo piuttosto che ci sia una forza che renda questo progetto speciale e ricco di senso di esistere: prima Davide Ciuffreda, della classe 5° della Scuola Primaria Tassoni di Canali, che ci lascia in eredità l’impronta della sua mano che racchiude la speranza della vita e ora questo incontro inaspettato che riempie di significato una domenica qualunque.
Sono belli e significativi questi legami che si intrecciano al di là della nostra volontà e di ogni nostra aspettativa!
Di oggi porteremo nei nostri cuori:
i sorrisi dei bambini e delle loro mamme nel reparto di Pediatria…
il pianto commosso della signora ricoverata in Medicina d’Urgenza…
la forte stretta di mano del degente della Pneumologia…
l’incontro magico e inaspettato tra Cecilia e Alessandro…
gli sguardi compiacenti del personale sanitario…
lo stupore di chi scopriva che l’impronta della mano era un regalo che non andava pagato…
Silvia, Rita, Maria Assunta, Franca, Rodica
Volontarie AVO di Reggio Emilia