“Ritrovarsi per migliorare”: l’esperienza dei gruppi di Auto-Aiuto di AVO Firenze
AVO Firenze-ASPIG-AVO Regione Toscana “ Rivediamoci, un’altra condivisione è possibile. Progetto di aiuto in periodo covid” con la collaborazione di CESVOT
INCONTRI di GRUPPO on-line
condotti da Psicoterapeuti
dicembre 2020 – aprile 2021
Affrontare la crisi insieme al gruppo con gli strumenti dell’Auto-aiuto”
A.s.p.i.g. è un’associazione culturale di promozione sociale formata da psicoterapeuti che lavora sul territorio fiorentino, con l’obiettivo primario di creare occasioni di promozione della salute rivolte al singolo e ai gruppi. Collabora a vario titolo con l’Azienda Sanitaria Fiorentina, in particolar modo con la Psiconcologia e con il Servizio A.L.B.A. (Assistenza al lutto dei bambini e degli adolescenti).
Le Associazioni A.s.p.i.g. e AVO hanno dato vita ad una esperienza di elaborazione in gruppo delle esperienze vissute durante la pandemia, con una modalità che ha anche una finalità di apprendimento per la conduzione di gruppi di auto aiuto attraverso l’esperienza per i volontari AVO, svolgendo, nel periodo da febbraio ad aprile 2021, quattro gruppi a cadenza quindicinale (6 incontri per gruppo).
La modalità con cui sono stati svolti i gruppi è stata nuova anche per noi, si tratta di gruppi esperienziali on-line e non di formazione on-line, fino ad oggi scarsamente diffusi. Vista la situazione emergenziale abbiamo sperimentato, insieme ad Avo, questa nuova modalità di incontro online, per accogliere le numerose richieste di aiuto pervenute all’Associazione. E’ anche un metodo innovativo che ha richiesto un confronto per determinarne i punti di riferimento, la cornice tecnica e teorica che ne stabilisce la definizione all’interno di una cornice di regole che contraddistinguono i gruppi di auto-aiuto.
Riflettendo sulla modalità online e analizzando le richieste pervenuteci abbiamo deciso di organizzare un gruppo di tipo esperienziale. Il gruppo esperienziale si configura come un luogo dove possiamo sperimentarci in forma diretta, grazie al confronto e alla condivisione con gli altri che facilita il contatto con le emozioni. I partecipanti si scambiano esperienze personali, esprimono disagi e difficoltà, e attraverso auto-osservazione ed etero-osservazione acquisiscono maggiore consapevolezza di sé e valorizzano i comportamenti costruttivi. L’esperienza così acquisita diviene patrimonio di conoscenza della persona. Il gruppo diventa anche spazio per pensare, per dare un senso ai propri vissuti. Il gruppo diviene sede della condivisione sia conoscitiva sia emozionale.
Necessaria premessa per lo svolgimento del gruppo sono alcune regole di funzionamento, perché il gruppo possa essere accogliente, non giudicante e veicolo di apprendimento dall’esperienza.
Le regole che ci hanno permesso di condividere le nostre esperienze sono state: il rispetto della riservatezza, il rispetto del punto di vista altrui, l’ascolto attivo, parlare con “Io”, in prima persona, incoraggiando i membri a condividere non solo le difficoltà ma anche i propri punti di forza, le proprie capacità, le proprie riflessioni, i piccoli successi e le proprie speranze.
Il ruolo del conduttore/facilitatore (psicoterapeuta) è quello di regia durante lo svolgimento del gruppo, proteggere il setting, essere un contenitore privo di giudizio dove si porta la propria esperienza, con attenzione ai ritmi e ai tempi di ciascun membro.
Nel nostro caso era presente un co-conduttore (psicoterapeuta) che, più libero da una funzione specifica, ha rappresentato la mente alfabetizzante, restituendo contenuti lavorati, trasformati.
Il nostro focus è stato la risposta emotiva ad un disagio, e talvolta ad un trauma, a cui occorre dare parola, ad esempio descrivendo meglio ciò che proviamo di fronte alla pandemia, agli effetti che ha avuto sulla nostra vita, al cambiamento delle nostre prospettive future.
I volontari AVO hanno avuto il ruolo di organizzatori e coordinatori degli incontri, di partecipanti attivi e di aiuto per i componenti del gruppo che hanno richiesto di incontrarsi anche in altre sedi e di prolungare in autonomia il numero di incontri
I temi specifici degli incontri sono stati scelti in base alle necessità emerse negli incontri precedenti e all’evolversi spontaneo della nuova entità gruppale che si è costituita.
Per favorire la condivisione sono state utilizzate immagini e suoni (fotografie, opere d’arte, musiche di sottofondo), che hanno assolto una duplice funzione: da un lato di richiamare l’impressione diretta relativa ad un evento/situazione/ricordo senza la mediazione di aspetti razionali, una conoscenza a-logica, alla ricerca di rappresentazioni per stati d’animo non definiti, non pensabili; dall’altro lato introdurre, attraverso l’arte, l’elemento creativo come elemento vitale.
E’ stata un’esperienza innovativa e molto positiva per tutti i partecipanti.
ASPIG – AVO