Ricordo di Miranda Panero (G. Manzone)
…parlare di Miranda è parlare di AVO CHIERI, non si può scrivere di AVO CHIERI senza citare Miranda e viceversa.
L’associazione nasce il 31 marzo 1981 a Chieri per volontà di Miranda e pochi altri Volontari.
E’ il primo passo per dare vita, anche a Chieri, ad un servizio di volontariato organizzato in grado di superarne l’allora frammentarietà e sporadicità. Per comprenderne appieno l’obiettivo cito un passo del libro “Camice Azzurro” in cui si raccontano, con molte testimonianze, i primi 20 anni dell’Associazione….(omissis)… con l’intento di riempire quegli spazi operativi cui difficilmente le strutture sanitarie erano in grado di dare risposte esaustive: lo spazio della “persona”, il rapporto costruito non sul fare, ma sul “comunicare” basato sul fatto che in qualsivoglia stadio della vita, ad ogni livello di coscienza e tanto più nella malattia, “l’uomo, ogni uomo ha bisogno di amicizia” (U.Saba).
L’attività di AVO Chieri, nel corso degli anni, si è sviluppata sia presso l’Ospedale Maggiore che presso le Case di Riposo di Chieri e dintorni. Miranda ha visto transitare centinaia e centinaia di Volontari ad ognuno dei quali ha saputo infondere cosa significa essere Volontario, il ruolo e l’importanza di essere Volontario.
Non vi era giorno in cui Miranda non solcasse i corridoi dell’Ospedale per verificare che tutti i volontari fossero al loro posto, sempre disponibile e sempre con una parola per tutti.
Era attenta ai bisogni dei Volontari come ai bisogni dei degenti, benvoluta e da tutti riconosciuta come l’anima dell’AVO di Chieri.
Adesso tocca a noi non disperdere questa grande eredità, costruita giorno per giorno in 40 anni, con fatica, tenacia, ma anche piena di soddisfazioni.
La responsabilità è tanta, sappiamo che dovremo impegnarci a fondo per affrontare nuove sfide, ma sappiamo anche che la strada maestra è stata tracciata, e seguendola con la stessa forza e gli insegnamenti di Miranda daremo un futuro alla sua “Città della gioia”.