RICORDO DI ADELE MIGLIACCIO

Pensiero per un’amica

Care amiche e amici volontari,
Il 1° Novembre scorso è venuta improvvisamente a mancare una cara amica e una volontaria A.V.O. ormai da quarant’anni, Adele Migliaccio.
Adele, che prestava servizio nell’Ospedale Cardarelli, è stata per molti anni la Presidente dell’Avo Napoli e successivamente Presidente Regionale Avo Campania ed è in questa veste che io, allora neo Presidente della mia Avo, l’ho conosciuta.
Avevo già sentito parlare di lei dalla mia ex Presidente e dai suoi racconti, forse fermi all’apparenza, emergeva una donna autoritaria e intollerante a tutto ciò che non era dettato dalle sue decisioni. Sarà stato anche per questa sorta di pregiudizio, nato nei suoi confronti, che i nostri inizi non sono stati dei migliori perché il suo ruolo di Presidente le imponeva un certo rigore, un ruolo che non le era congeniale perché lei amava essere diretta e schietta, e dopo una litigata e un chiarimento tornare ad essere amici. Dopo un periodo di contrasti tra di noi, l’indole di entrambe pacifica e accomodante, aveva avuto la meglio e ho conosciuto la vera Adele, una donna forte e tenace, una volontaria che credeva fermamente nel suo servizio e nella coerenza ad esso ma per le vicissitudini della vita ci siamo poi allontanate.
Ma quando, qualche tempo fa, l’AVO Campania è stata travolta o stravolta da alcuni episodi imbarazzanti e incresciosi, ho conosciuto anche la donna delusa e ferita, tradita da quell’amicizia il cui valore le stava tanto a cuore, una donna rammaricata di non aver avuto modo di accorgersi di ciò che le succedeva intorno e porvi rimedio.
Ma Adele, che aveva in passato superato la morte improvvisa di un figlio e quella del marito, consumato da una terribile malattia, aveva imparato a combattere nonostante le delusioni e le ferite dell’anima. In questo periodo travagliato per la nostra realtà campana , ho ritrovato un’amica e conosciuto una donna combattiva e con una voglia di far trionfare la verità e riportare la sua Avo a quella comunità di amicizia , ereditata dal Professor Longhini, con il quale era legata da una profonda legame di rispetto e affetto reciproco.

Le lunghe chiacchierate fatte a tarda sera mi hanno sempre dato una carica forte, lei era solita incitarmi ad andare sempre avanti per il buon nome dell’Avo e di questo le sono grata. Ospite a casa sua, ho incontrato una donna ospitale, generosa e un’ottima cuoca, contenta di raccontarsi attraverso le foto di un album e fiumi di parole a descrivere la sua tormentata vita e la sua ferma volontà di diventare volontaria Avo.
Ora non potremo più chiacchierare ma conservo in fondo al cuore la sua forza di spirito, il suo incitamento, la sua risata che si beffava della vita che le aveva regalato tanto dolore e delusione ma che lei amava tanto.

Grazie Adele di avermi donato qualcosa di te, lo serberò nel cuore e lo porterò con me ovunque e sarai con me quando terrò vivo il tuo ricordo mettendo in pratica i tuoi insegnamenti. Ciao amica mia

Maria Rosaria Barbato
Volontaria A.V.O.