Occhi che abbracciano (di Grazia Ciappetta)

Ho incontrato Grazia, l’autrice del libro “Occhi che abbracciano”, una bella cordiale signora. Mi parla di sé, direttrice artistica dello Studio di danza di Cassano allo Ionio, sposata e mamma di una ragazza e, da 12 anni, volontaria dell’AVO di Cosenza presso l’Unità Operativa di Chirurgia pediatrica.

Il libro, primo suo lavoro, nasce per caso dal desiderio di descrivere le sensazioni, le emozioni, le ansie derivanti dal servizio che, senza esitazione, si è trovata a prestare in ospedale durante la pandemia, pandemia che ha visto precluso ai volontari AVO l’ingresso nei reparti.

Il suo lavoro di insegnante di danza, come anche il servizio in Chirurgia pediatrica, l’ha sempre portata a contatto con bambini e ragazzi e, grazie a loro, ha maggiormente sviluppato la fantasia e la capacità di ascolto; in reparto con i bambini, afferma Grazia, si crea magia e, da quando fa la volontaria, si sente ricaricata e migliorata come persona. Grazie all’apertura e all’accoglienza da parte della struttura ospedaliera, è riuscita ad organizzare in reparto diverse iniziative, incontri a tema, festicciole di compleanno, feste di carnevale … ma è arrivato il Covid e tutto è cambiato e Grazia ha smesso di andare in reparto. Presto, però, non ci ha pensato due volte ad accettare una sfida difficile che le ha lasciato dentro un segno profondo. Durante il lock down, senza pensarci su troppo ma non senza un po’ di preoccupazione e l’invito a riflettere da parte della famiglia, ha scelto di rendersi disponibile a fare da tramite tra i reparti ospedalieri e i familiari per facilitare la consegna dei capi di biancheria. Tutelata in una stanza protetta a smistare la biancheria, indossando guanti e mascherina, ha incontrato il dolore negli occhi delle persone, il bisogno di sfogarsi, il bisogno di ricevere conforto.

E tutto questo, il suo nuovo modo di comunicare per rispondere al bisogno con gesti pieni di umanità e vicinanza dietro una mascherina che, mettendo in risalto gli occhi, diventa mezzo per sviluppare la capacità umana che si esprime dietro la bellezza dello sguardo, Grazia lo racconta nel suo libro dal titolo, appunto, Occhi che abbracciano. Il libro, che si legge tutto d’un fiato, è un racconto quotidiano dell’incontro con la solitudine e il dolore dei familiari che a lei si affidano; è un libro dalla scrittura scorrevole in cui, pur raccontando sofferenza e sconforto in cui è possibile riconoscersi, si coglie il calore del cuore che manifesta tanta speranza.

Giusi Zarbà

Occhi che abbracciano
di Grazia Ciappetta
Editore: Erranti
Collana: Narrantiche