Intervista alla Presidente AVO Triveneto Katia Manea
a cura di Giusi Zarbà
Continuano le nostre interviste per conoscere meglio le Avo regionali e le loro Presidenti.
Giusi Zarbà intervista Katia Manea, Presidente AVO Triveneto.
Ho incontrato Katia, l’attuale Presidente del Trivento, una donna positiva, gioviale, attiva, dalle tante idee e … innamorata dell’AVO.
Una donna che la vita ha provato e fatto crescere nel mondo del volontariato spinta innanzitutto dal desiderio di ricambiare quel calore e quella vicinanza ricevuta quando, da giovane, a seguito di “un abbraccio con un grosso platano”, per 2 anni la sua vita si è sospesa; prima il coma, poi la difficoltà a riacquistare le parole, la difficoltà a coordinare i movimenti e i grandi sforzi per reimpossessarsi della sua vita.
Una volta guarita, Il desiderio di Katia di entrare in ospedale come volontaria è forte ma difficile l’impatto con la sofferenza così sopraggiunge, almeno per il momento, la scelta di un tragitto alternativo e diventa volontaria del Telefono amico dove per dieci anni svolge anche il servizio di formatrice.
L’esperienza acquisita al TA e la costante formazione sta facendo maturare l’idea di riprovare l’ingresso in ospedale a confronto con la sofferenza e sente di dover dare un grazie particolare alla formazione ricevuta, dapprima al TA e poi all’AVO, dal Prof. Mario Polito, psicologo e pedagogista, esperto sui temi dell’apprendimento e della memoria legati alla didattica e al metodo di studio.
L’avvio di un corso presso l’AVO di Schio nel 2004 e il sostegno di un volontario tutor d’eccellenza quale è stato Antonio, oggi ottantenne e sempre figura fondamentale, precisa, coscienziosa di sostegno, danno, quindi, a Katia il coraggio di indossare un camice ed un cartellino con su scritto AVO; diventa Presidente nel 2011 dell’AVO di Schio e nel 2014, con l’accorpamento di Thiene, Presidente dell’AVO Alto Vicentino (Schio e Thiene).
Mentre l’AVO di Schio festeggia i 20 anni, crescendo nei progetti e nella collaborazione, la nuova AVO sembra incontrare delle iniziali difficoltà a seguito del nuovo assetto della struttura ospedaliera e di accorpamenti di Unità operative e di cambiamenti logistici e di personale; tuttavia l’ottimo rapporto instaurato con la nuova struttura porta l’AVO nella giusta considerazione ed il nuovo gruppo “Accoglienza” attenua all’utenza e alla struttura le iniziali difficoltà del riassetto.
Katia continua il suo servizio con impegno ed entusiasmo e nel 2013 viene nominata Presidente AVO Triveneto e, grazie al buon rapporto instaurato con i referenti della struttura ospedaliera, riesce a trovare a Padova una comoda sistemazione logistica dove la sede dell’AVO regionale si insedia.
Katia racconta delle esperienze innovative di servizio che ha sempre condiviso con tutte le AVO ed espone i progetti realizzati, progetti che ha sempre presentato in occasione degli annuali convegni dei quali ricorda le date ed i temi, tutti molto interessanti, e i relatori, molto qualificati.
La presenza dei presidenti e dei volontari in queste giornate importanti di condivisione e formazione è sempre stata numerosa ed interessata.
Ricorda che in particolare, in occasione del convegno del 2015 dal tema “Ruolo, rete e valore dell’AVO” sono stati presentati dei libretti dal titolo “Sono volontario e tu?” curati dai giovani volontari allo scopo di presentare l’AVO nelle scuole. Molto bello il coinvolgimento dei giovani che hanno saputo creare testi davvero originali e accattivanti da condividere con gli studenti delle superiori dove, presentandosi con entusiasmo e spontaneità, hanno coinvolto tutti, docenti compresi. Nello stesso convegno viene pure trattato il tema “La rete AVO sostegno nella società” e vengono presentati i primi centri Sollievo (il cui funzionamento è affidato alla responsabile Lucia Toffano); i Centri ora sono diventati 8 e in essi i malati di Alzheimer si ritrovano per delle piccole attività e dove vengono dati stimoli ad esprimere il loro modo di comunicare avvalendosi della pet terapy, del canto, del disegno, di passeggiate guidate, di lavori manuali con materiale naturale, di racconti in dialetto, pubblicati ora in un colorato libro pieno di foto di oggetti di tanti anni fa!
Della parte formativa sempre presente in ogni convegno, “Il valore dell’ascolto”, è stato uno dei temi pilastro; è stato infatti presentato il servizio di un gruppo composto da psicologi, medici e persone adeguatamente formate all’ascolto che seguono telefonate di appellanti problematici e disperati con intenzioni suicida; un servizio, attivo 24h/ 24h che di certo realizza la tematica più importante per i volontari AVO, proprio il saper ascoltare con l’esserci totalmente con totale sensibilità.
L’AVO regionale ha molto a cuore ogni singola AVO e la sostiene ove si presenti la difficoltà.
In particolare ogni AVO è stata dotata, grazie alla donazione di una banca, di kit per gli ammalati che ne necessitano (ciabatte, slip, maglietta, pigiama e calzini più Kit per l’igiene personale).
Nel Triveneto le AVO (tra ospedali e case di riposo) sono oggi 29 e diversi i servizi innovativi in cui i volontari sono stati coinvolti dalla struttura quali, ad esempio, i servizi screening al colon retto e al tumore al seno senza parlare della presenza nei Pronto Soccorso e come Accoglienza.
Inoltre il servizio offerto presso l’IOV (Istituto Oncologico Veneto), presso la sede AVO di Padova, offre, ogni lunedì, alle donne operate al seno la possibilità di usufruire del servizio di un parrucchiere e di una estetista; allo scopo, appunto, di facilitare l’accettazione della perdita dei capelli, vengono proposte e prestate parrucche, tatuaggi, bandane e soprattutto regalati cosmetici antiallergici per trattamenti viso e trucco. La sede di Jesolo ha donato 2 caschi protettivi contro la caduta dei capelli durante chemioterapie e a Cittadella i volontari accompagnano le pazienti alla chemio avvalendosi di 2 pulmini.
Il servizio come Presidente regionale, prosegue Katia, è stato ed è molto arricchente e coinvolgente e le ha permesso di conoscere tanti volontari con i quali sono nate belle amicizie; il rapporto con e tra i diversi Presidenti è davvero collaborativo ma certo, Katia, di chilometri ne percorre tanti poiché non manca mai alla presentazione dei corsi di formazione, ai convegni e agli incontri delle singole AVO.
Non le mancano, poi, impegni istituzionali in quanto componente della Conferenza regionale del Veneto (nomina del Presidente della Regione Veneto, Luca Zaia), in rappresentanza del volontariato in Regione; un compito non facile ed impegnativo in quanto si discute della normativa e delle problematiche inerenti il volontariato.
Insomma, chiacchierare con Katia mi ha confermato quanto sia esuberante e positiva e mi ha fatto capire come la gioia di vivere l’abbia portata a superare le difficoltà della vita.
Mi piace riportare le sue parole: “Quando bisogna donare bisogna crederci semplicemente. Tutte le persone sono ricche di valori umani e di carica di altruismo e di tanta voglia di dare, di fare e di esserci. Quando? Sempre e a volte in maniera diversa; ma donare non ha una facciata schematica o ben scritta: è personalità, è crederci, è convinzione di una scelta consapevole.
Una scelta consapevole è: non faccio AVO, sono AVO; non vado in servizio, sono al servizio di chi ha bisogno. Ed è per questo che gli anni passano veloci qui in AVO. La sensibilità, la sincerità e la condivisione sono le basi di un buon rapporto costruttivo in qualsiasi campo. Innamorata dell’AVO come scelta di vita, prosegue Katia, lascerò un ruolo, ma non certo il mio “essere interiore” che sarà sempre al servizio di chi soffre!