Intervista a PIERA GAVA, Presidente dell’AVO Pordenone
a cura di Giusi Zarbà
Piera, Presidente al primo mandato dal 2018, è in AVO Pordenone dal 2007, una Presidente giovane, mamma di due ragazzi adolescenti.
Laureata in Economia Aziendale ha iniziato a fare volontariato come donatrice di sangue già durante gli studi universitari seguendo l’esempio di diversi colleghi; ha iniziato presto a lavorare ma, poiché costretta a viaggiare spesso, una volta diventata mamma non potendo avvalersi dell’aiuto dei nonni, genitori e suoceri perduti troppo presto, è stata costretta a lasciare il lavoro.
Nel 2007 Piera è entrata in AVO e ha iniziato il servizio presso l’Unità Operativa di Radioterapia, diagnosi e cura psichiatrica (ex Psichiatria) dove, un medico ha ritenuto importante la presenza dei volontari per dare un senso di normalità al reparto di Psichiatria.
Il servizio in tale Unità Operativa è stato per lei un percorso importante di crescita. Diventata Presidente ha sempre curato la formazione e i colloqui orientando i corsi di formazione all’attenzione sull’essere volontario, sul fare squadra e sul senso di appartenenza.
L’AVO di Pordenone, nata nell’88, è un’AVO composta da circa 80 volontari distribuiti in 10 reparti e per la maggior parte ancora in attività lavorativa.
Superato il periodo di lockdown, che ha bloccato il servizio nei reparti, grazie al dialogo aperto, sempre avuto con la Direzione Sanitaria, AVO Pordenone si è resa disponibile a riprendere servizio, unitamente alla CRI, presso il “Ceckpoint” dove, dalle 7.30 alle 17.00 dal lunedì al venerdì, due volontari AVO ed uno della CRI sono presenti per misurare la temperatura alle persone che accedono in ospedale, dare informazioni e indicazioni logistiche sui reparti, aiuto alle casse automatiche, accompagnare agli ascensori il tutto accompagnato dal senso di accoglienza tipico dell’AVO.
E’ ripreso, inoltre, il servizio AVO presso il Pronto soccorso dove i volontari aiutano nella compilazione della scheda di screening per il triage e fanno da tramite con i parenti che attendono fuori dal reparto notizie sulla persona in osservazione.
Anche la presenza di volontari presso il Punto informativo all’ingresso di un padiglione è risultato un servizio molto utile alle persone smarrite; un servizio ripreso, su richiesta della Direzione non appena ultimato il lock down.
Per lo svolgimento del servizio i volontari hanno frequentato il corso sulla sicurezza covid attuato dalla CRI e la collaborazione tra associazioni è stata sicuramente proficua.
Il servizio, afferma Piera, anche se diverso da quello “tradizionale”, si è mostrato sì utile a chi accede in ospedale ma, forse ancora di più, ai volontari perché hanno imparato a vivere il covid senza false paure e perché, contribuendo al benessere globale, hanno rafforzato il loro senso di appartenenza all’Associazione e di collaborazione nonché il rapporto di amicizia e di reciproco supporto, allenando la gentilezza anche in un tempo molto breve.
E’ convinzione di Piera che, in un periodo di paura e di isolamento come quello che si sta vivendo, “accogliere con il sorriso” anche se solo degli occhi, accompagnare, aiutare, ha dato il senso della comunità.
L’attività dell’AVO piano piano è ripresa anche con il Corso Base iniziato in presenza e ultimato online; qualche problema per il tirocinio perché i servizi sorti dopo il covid vengono svolti prevalentemente la mattina e la maggior parte dei volontari lavora; sono ripresi anche gli incontri di formazione quando possibile in presenza o utilizzando le piattaforme on line delle quali ormai non si può fare a meno.
Il corso di formazione 2020 si è tenuto in modalità molto diversificata, la prima lezione in presenza in Biblioteca, la seconda e terza su piattaforma e le ultime due in presenza e all’aperto.
Per quanto riguarda sempre la formazione, oltre alle dirette facebook organizzate durante il lock down con la dott.ssa Letizia Espanoli “Ma quanto mi manca essere volontario” e “A scuola della morte e della sofferenza per celebrare la vita”, l’Avo Pordenone ha organizzato degli incontri formativi in autunno. Il primo, in occasione della giornata nazionale AVO, in presenza “Abitare la gentilezza”. I successivi su zoom “Accogliere la fragilità” e “La Gioia dell’incontro” aperte anche ai volontari delle altre AVO.
Piera mi fornisce la situazione dettagliata del servizio, per lei esperienza bellissima, e dal suo entusiasmo non posso che pensare che AVO non deve aver paura di affrontare le situazioni nuove anzi coglierle come opportunità.
Situazione aggiornata dell’attività dei volontari presso l’Ospedale di Pordenone
Ingresso Pad. A
Dal 11 maggio un volontario (in alcuni casi due) offre un servizio di accoglienza e informazione in supporto al reparto di radiologia (e dell’intero padiglione A), talvolta di accompagnamento per i pazienti in difficoltà alla sala di attesa relativa alla prestazione a cui devono sottoporsi e di aiuto al pagamento per le casse automatiche.
Orario 8.00-12.00
Volontari coinvolti n° 6
Ingresso principale ospedale (pad.L) e ingresso carraio
Dal 18 maggio due volontari sono presenti in queste postazioni (affiancati da un volontario militare della Croce Rossa) per la rilevazione della temperatura corporea agli utenti che giungono a piedi o con veicoli, verifica della idonea protezione di bocca e naso (che la mascherina sia idonea e utilizzata correttamente) invitando gli utenti ad eseguire l’igiene delle mani con soluzione idroalcolica, fornendo anche un servizio di accoglienza e informazione.
Orario 7.30-17.00
Volontari coinvolti n° 20
Reparto Ostetricia Ginecologia
Dal 3 giugno un volontario è presente tutte le mattine dalle 8.30 alle 12.30 circa.
E’ un servizio di accoglienza che prevede l’accettazione della sola paziente su appuntamento (eccetto le partorienti e il Pronto Soccorso), la compilazione del modulo covid, l’igienizzazione delle mani e il controllo della mascherina, l’accompagnamento all’ambulatorio di riferimento e il relativo mantenimento delle distanze di sicurezza. Talvolta si entra in reparto ad accompagnare le partorienti.
Orario 8.30-12.30 (dal lunedì al venerdì)
Volontari coinvolti n°4
Degenza 2-3 medica
Dal 27 agosto due volontari (uno per seconda e uno per la terza medica) prestano servizio a supporto delle visite parenti verificando che non siano già stati a trovare il degente nell’orario 13-14.
Procedono con la rilevazione della temperatura e con il questionario orale (scheda di screening) chiedendo al visitatore se ha tosse, difficoltà respiratoria (dispnea), perdita dell’olfatto (anosmia) o alterazione del gusto (disgeusia) e se è stato a contatto stretto con soggetti positivi al covid.
Orario 16.30-17.30
Volontari coinvolti n° 9 = servizio che è stato sospeso con l’interruzione delle visite ai parenti.
Dipartimento emergenza
Dal 5 ottobre 3 volontari (facendo il doppio turno) sono presenti nel pomeriggio con un’attività di screening simile a quella svolta nei reparti e inoltre di relazione con la triagista e i parenti del paziente. E’ molto apprezzato proprio questo continuo “aggiornamento della situazione” del paziente per i familiari che non potendo accedere all’interno della struttura sentono la necessità di essere costantemente informati.
Orario 14.30-19.30
Volontari coinvolti n° 3
Alcuni di noi (una ventina) hanno seguito un corso sui DPI tenuto dalla Croce Rossa il 29 luglio dalle 17 alle 19.
Altri, hanno seguito l’incontro informativo tenuto dalla Direzione Sanitaria nella data 14 settembre dalle 9 alle 12.