Il malato e le malattie nelle diverse culture

L’AVO di Milano, di Segrate e di S.Donato, con AFCV e AVO Lombardia hanno organizzato nella prestigiosa sede della Regione Lombardia a Milano un convegno sul malato e le malattie nelle diverse culture.

I volontari si trovano oggi ad incontrare nella realtà ospedaliera, persone provenienti da culture e mondi sovente sconosciuti.
Gli immigrati in Italia sono oggi circa 5.000.000 e rappresentano l’8.3% della popolazione. Saliranno nel giro di qualche anno a 10.000.000. Sono una forza lavoro fondamentale per l’economia del nostro paese e attualmente permettono con i loro contributi il pagamento di una gran parte delle nostre pensioni.
– 1,5 milioni sono musulmani
– 1,5 milioni sono ortodossi
– 1 milione sono cattolici
– altri appartengono a religioni diverse o sono non credenti

I volontari in ospedale possono essere la prima risposta all’impatto reale con la società italiana e la loro responsabilità è fondamentale nella capacità dell’ascolto, dell’accoglienza, della condivisione, parte integrante della filiera fra l’ospedale e la casa.
E’ stato sottolineata l’importanza di vivere le emozioni con l’intelligenza del cuore, non solo quelle positive, ma anche quelle negative perché sono veicoli di informazione dello stato d’animo del paziente.
Fondamentale risulta l’atteggiamento di rispetto manifestato con gesti e parole e basato sul rispetto innanzitutto di sé stessi.
L’intervento della mediatrice culturale ha evidenziato l’assoluta necessità sia per il malato che per l’operatore sanitario e per il volontario, di instaurare un rapporto di comprensione fra le parti che non si risolve solo nella traduzione corretta da un idioma ad un altro.
E’ necessario saper riconoscere le differenze culturali, base dei comportamenti dei malati stranieri.
Inoltre è proprio tramite il mediatore culturale che essi possono riconoscere le differenze fra le diverse figure professionali presenti nella struttura.
La pastora valdese ha raccontato l’esperienza valdese dei corridori umanitari soprattutto dalla Siria che ha permesso la salvezza di molte famiglie. I valdesi sono sempre stati attori fondamentali insieme ad altre realtà cattoliche nell’impegno di assistenza ai migranti ammalati.