Formazione Formatori: Le figure chiave del volontariato AVO
Roma, 9-10 marzo 2019
Il cupolone di San Pietro è una vista splendida e amichevole dalla terrazza di Villa Aurelia dove siamo riuniti per queste due giornate di formazione organizzate da Federavo. Incontrare persone che da tempo non vediamo, ma con le quali ben sappiamo di condividere valori e comportamenti, oltre che problemi e sfide, è sempre un piacere che tocca il cuore. Fare nuove conoscenze stimola il dialogo e sollecita domande sulla situazione delle nostre realtà locali. Da subito, ancor prima dell’inizio ufficiale dei lavori, è un intrecciarsi di discorsi. Uno scopo è già raggiunto.
Alle ore 15 il Presidente Federavo Massimo Silumbra introduce l’iniziativa che ha lo scopo di fare emergere linee guida di condotta omogenee e condivise su tutto il territorio nazionale in merito a tre figure fondamentali nella organizzazione e gestione delle associazioni: selezionatore, tutor e responsabile di reparto. Egli infatti, nei tre anni di mandato ormai alla conclusione, ha potuto rilevare che la crisi delle AVO riguarda non tanto il servizio accanto ai malati, per cui in genere non mancano volontari disponibili, quanto la gestione, per la quale si fatica a trovare persone pronte e formate a impegnarsi nei vari organismi amministrativi locali, regionali e nazionali. Si tratta di funzioni indispensabili proprio al fine di continuare a svolgere la nostra mission che non si limita all’azione specifica presso i malati, ma si estende alla società civile ove sviluppare quel Bene Comune propostoci costantemente dal nostro fondatore Longhini. Queste due giornate dovranno formare volontari in grado sia di rispondere alle richieste di formazione delle varie Avo locali sia di formare a loro volta selezionatori, tutor e responsabili di reparto capaci di diffondere lo spirito AVO nella sua profondità e totalità, a livello regionale.
I partecipanti, circa una novantina, sono guidati dal trainer coach Roberto Ceschina e divisi in sei gruppi di lavoro, ognuno sotto la guida di un coordinatore/facilitatore; il risultato dei lavori di gruppo, svoltisi nel pomeriggio-sera di Sabato e nella mattinata di Domenica, viene poi presentato a tutti i volontari per la condivisione. Lo strumento di pianificazione e strategia per i primi lavori di gruppo è stata l’analisi SWOT, acronimo di quattro termini inglesi traducibili come punti di forza, punti di debolezza, opportunità e minacce (da ambiente interno e esterno). La seconda tornata dei gruppi di lavoro è stata orientata alla individuazione di linee guida per i tre ruoli e alla realizzazione di una scenetta-situazione significativa di comportamenti corretti o errati.
La partecipazione ai lavori di gruppo è stata attivissima, tanto da far dimenticare la stanchezza fisica, e ha portato ad una elaborazione molto ricca di spunti, idee e suggerimenti, dimostrando per altro una indubbia sintonia tra i volontari e una profonda consapevolezza dei valori dell’AVO. Tutto il materiale prodotto richiede ora un attento e complesso lavoro di riordino ed elaborazione, nonché di arricchimento dei supporti richiesti dai gruppi, al fine di poter essere messo a disposizione dei partecipanti alla iniziativa e di renderli capaci di svolgere una seria e omogenea opera di formazione sul territorio. Tanto è stato fatto, ma tanto rimane da fare! Per questo tutti dobbiamo sentirci pronti a collaborare con Federavo per far crescere la nostra associazione nello spirito di vera reciprocità.
Annamaria Ragazzi