AVO SAN SEVERO: ESSERE VOLONTARI al TEMPO del COVID

Il desiderio di essere di aiuto e di sostegno per altri (e quindi di farsi prossimo) è presente – a mio avviso – in ciascun essere umano.

A prescindere dal credo religioso, dalla cultura, dal ceto sociale e dal censo, infatti, in ciascuno di noi vi è un richiamo ancestrale di fratellanza universale che si manifesta nei momenti di sofferenza e di difficoltà.

Probabilmente perseguire questo fortissimo e naturale richiamo, nel gennaio 2020 ho deciso di seguire il Corso di Formazione per Volontari Ospedalieri presso la Sede AVO di SAN SEVERO, consapevole del fatto che per essere d’aiuto agli ammalati è necessario essere preparati ed istruiti da chi ha più esperienza e competenza.

Durante il Corso – coordinato dal Presidente AVO SAN SEVERO Francesco Leccese e dalla vice Presidente AVO PUGLIA Lucia Fantasia – ho avuto modo di crescere e prepararmi per affrontare il successivo servizio di Tirocinante della durata di un anno.

Ormai è storia con la “S” maiuscola: da marzo 2020 il covid ha cambiato la vita di tutto il pianeta per sempre, travolgendo pure le storie con la “s” minuscola, come quella di un gruppo di persone di buona volontà che – dopo aver terminato il Corso a fine febbraio 2020 – erano pronte a dare il loro contributo per migliorare la qualità della vita degli ammalati.

Oltre alla delusione dell’impossibilità di essere utili ed alla globale preoccupazione pandemica, la vita mi ha presentato due ulteriori ostacoli (che mi hanno dato modo di riflettere su tante cose essenziali, spesso date per presupposte, come l’importanza di una parola di conforto, la consolazione di un gesto di sostegno, il sollievo di uno sguardo caritatevole).

A maggio 2020, purtroppo, mio marito ha subito un intervento per un carcinoma al rene, affrontando questa complicata operazione in totale solitudine, essendo inibito – ovviamente – per me e per tutti i nostri cari l’accesso al Reparto.

Come se ciò non bastasse, ad agosto 2020, anch’io ho dovuto affrontare un’esperienza sostanzialmente identica, sperimentando sulla mia pelle la sofferenza del malato costretto ad affrontare il dolore, la paura, la preoccupazione per il futuro senza alcun viso amico accanto.

Certamente devo ringraziare lo sforzo dei Medici e degli Operatori sanitari che hanno compreso il momento eccezionale causato dal covid, moltiplicando sforzi, attenzioni e gesti di solidarietà, ma la presenza di Volontari liberi da compiti e responsabilità sanitarie sarebbe stata un balsamo sia per l’animo del paziente che dei famigliari.

Queste esperienze, a distanza di un anno, sono state superate e ci hanno arricchito moltissimo, facendoci apprezzare lo spirito di mutuo soccorso che unisce le persone accomunate dalle prove della vita e che crea un reciproco aiuto fra malati e fa nascere amicizie e complicità che travalicano il momento, confermando quanto detto sopra: l’animo umano è ricco di cose preziose!

Guardando quindi con rinnovato ottimismo al futuro, devo dare atto della grande forza d’animo e dell’indomabile spirito di servizio dell’AVO SAN SEVERO che – dando il buon esempio con iniziative concrete – non si è fermata neanche davanti al blocco totale delle consuete attività in presenza.

Molteplici e lodevoli sono state le iniziative effettuate da remoto, sui social ed anche mediante raccolta di indumenti e generi di prima necessità da distribuire nei vari Reparti con la consueta collaborazione della Direzione sanitaria.

Confidando sulla affidabilità della scienza e della medicina, i cui risultati sono quotidianamente sotto gli occhi di chi opera a contatto con i malati, sono certa che la vaccinazione di massa porrà le basi per poterci riappropriare del piacere di essere al servizio dell’ammalato, arricchendoci della sua compagnia e del suo dolcissimo sorriso

Maria Cirillo
Corsista del 33° Corso AVO SAN SEVERO
(gennaio – febbraio 2020)