
AVO Reggio Emilia celebra la cura come impegno comune
“Relazioni che curano. 41 anni di AVO a Reggio Emilia, 50 in Italia: la cura come impegno comune”
Sabato 25 ottobre 2025, in occasione della XVII Giornata Nazionale AVO, l’Associazione Volontari Ospedalieri di Reggio Emilia ODV ha organizzato un evento celebrativo presso la Sala del Tricolore del Comune di Reggio Emilia.
L’iniziativa ha rappresentato un momento di incontro e riflessione sul valore delle “relazioni che curano”, filo conduttore della storia e dell’impegno dei volontari AVO presenti a Reggio Emilia da 41 anni e da 50 in tutta Italia.
La scelta della Sala del Tricolore, simbolo della città e della nascita della bandiera italiana, ha sottolineato i valori di unità, impegno comune e responsabilità collettiva, gli stessi che animano quotidianamente il volontariato AVO e la sua missione di vicinanza alle persone che vivono situazioni di fragilità.
Attraverso gli interventi dei volontari e delle istituzioni, è emerso quanto le relazioni di cura possano trasformare profondamente chi dà e chi riceve.
Il dott. Marco Massari, Sindaco di Reggio Emilia, ha espresso un sincero ringraziamento all’AVO per il suo impegno silenzioso ma prezioso, parte integrante del processo di cura, capace di portare conforto alle famiglie e sollievo ai pazienti.
La dott.ssa Cristina Lombardini e Caterina Lacerenza, medico ed infermiera del reparto di Rianimazione dell’ospedale cittadino, hanno ricordato come i volontari AVO offrano ogni giorno la possibilità di condividere gli spazi della cura con un’attenzione che va oltre il corpo. Come hanno sottolineato, “sono le relazioni a curare in profondità”, e continuare a integrare questi gesti nella pratica clinica è fondamentale: perché l’umanità è il protocollo più efficace per una buona medicina.
Particolarmente emozionante è stato l’intervento di Gianni, ex paziente, che ha voluto ringraziare non solo i professionisti della salute ma soprattutto i volontari AVO, per “essere stati famiglia” per lui e sua moglie Elisa, durante il lunghissimo periodo di degenza.
I volontari Giulia, Renata, Stefania e Marco e la dottoressa Giulia Notari, rappresentante di ASP Reggio Emilia Città delle Persone, hanno condiviso le loro esperienze, raccontando i valori che guidano l’essere AVO: prendersi cura, leggerezza, casa, famiglia, storie di incontri. Il volontariato AVO si manifesta così in ogni spazio della comunità: dagli ospedali alle case residenze per anziani, dai centri socio-riabilitativi alle mense Caritas.
Durante l’evento è stato presentato anche il progetto “volontari insieme A VOi”, attivo dal 2009 e rivolto alle Scuole dell’Infanzia e Primarie di Reggio Emilia. Sono intervenuti Paola Campo, Dirigente Scolastico dell’IC Don Pasquino Borghi, Debora Rompianesi, insegnante della Scuola Primaria San Vincenzo de’ Paoli, e due ex alunne, Letizia e Camilla, autrici di grafiche donate agli ammalati e alle persone fragili.
Il progetto promuove nei bambini la cultura della solidarietà e della prossimità, trasformando la Scuola in un luogo di incontro e di cura reciproca.
La giornata si è conclusa con le parole di Marisa Monticelli, Presidente AVO Regione Emilia-Romagna: “Nel tempo delle connessioni veloci e delle relazioni liquide, noi volontari AVO siamo quelli che si fermano, che restano accanto, che non cambiano canale quando la vita mostra le sue rughe, le sue crepe, le sue fragilità. Restare: una parola semplice, ma oggi rivoluzionaria. Le relazioni che curano sono circolari, generative. Anche chi riceve cura, a suo modo, cura noi. E quando la cura diventa cultura, esce dalle strutture, cammina tra le persone, abita le piazze, entra nei negozi, negli sguardi, nei gesti quotidiani. AVO è questo: una comunità che offre la cura al mondo.”
I volontari, per raggiungere la Sala del Tricolore, hanno attraversato le vie del centro storico indossando la pettorina AVO, un gesto semplice ma concreto e visibile, simbolo di un impegno che parla alla città e che rende la cura un’esperienza condivisa e culturale.