AVO Ladispoli festeggia i 30 anni di attività

TANTA FOLLA E GRANDI EMOZIONI ALLA FESTA DEI VOLONTARI AVO

I festeggiamenti per i trent’anni di attività. I momenti storici dell’associazione.  La visione nazionale. Il legame con il territorio. I sentimenti dei presenti alla festa. La commozione dei volontari.

Il 13 Ottobre 2018 si è tenuta una grande festa al Polifunzionale di Ladispoli, in provincia di Roma, per il 30° Anniversario dell’associazione Avo Ladispoli. Una storia iniziata 30 anni fa per merito di una volontaria di Napoli, Maria Villanti, che aveva portato a Ladispoli il pensiero idealista di un medico di Milano, il compianto Erminio Longhini, il quale realizzò qualcosa che per quell’epoca (anni 60/70) era  rivoluzionario: visitando continuamente i  pazienti di un importante ospedale milanese, Erminio Longhini si accorse che, oltre a quella della malattia,  gli assistiti erano bisognosi anche di una seconda cura,  che però non necessitava di alcun farmaco, tutt’al più bastava una carezza o un bicchiere d’acqua: la cura dell’anima.

Nasceva così l’Avo. Incominciarono a proliferare con grande rapidità in tutto il Paese associazioni di volontari desiderosi di umanizzare gli ambienti ospedalieri. Nel 1988 ebbe vita a Ladispoli la prima Avo del Lazio. Trent’anni possono sembrare pochi, ma se il metro di misurazione è il tempo scandito dai vissuti, dalle memorie, dall’esperienze e dall’opera dei volontari, sembra che la storia di Avo Ladispoli abbia visto trascorrere un’era lunghissima.

L’associazione si è trasformata e con essa il mondo attorno. Oggi si registrano maggiori fenomeni di povertà e disagio; le famiglie sono diventate più disgregate; troppi anziani vivono in solitudine.  In questo contesto Avo Ladispoli ha sempre portato avanti progetti mirati ad intervenire continuamente laddove emergevano nuovi bisogni e nuove sfide da affrontare, senza mai sostituirsi alle istituzioni e al lavoro professionale. Si è sempre contraddistinta per la sua vivacità, per l’intraprendenza e per lo spirito innovatore.

Tantissime persone  affollavano il Polifuzionale di Ladispoli per ricordare e celebrare questo lungo percorso. Gli interventi delle autorità rifuggivano dalla retorica e dalla ridondanza e, catturando l’ascolto del pubblico, riempivano la sala di un silenzio solenne. In qualità di Vicepresidente Federavo, Carla Messano  ha consegnato la targa del presidente Massimo Silumbra e ha letto una sua bellissima lettera che ha particolarmente colpito i volontari ; in qualità di Presidente Avo Regionale Lazio, si è complimentata  con Avo Ladispoli perché ha sempre svolto una funzione di riferimento primario per il territorio e ha creato i presupposti per dar vita ad altre importanti realtà Avo.

Al termine della fase istituzionale, la Fanfara dei Bersaglieri ha aperto con grande stile la seconda parte della manifestazione.  Questa è stata una preziosa occasione per i volontari di mettere a frutto i loro talenti, peraltro incoraggiati dai ripetuti applausi.  I volontari Avo hanno scritto e recitato poesie, ed ecco uno scroscio di applausi. Hanno letto frasi d’amore e di solidarietà in diverse lingue: altro scroscio di applausi. Hanno dimostrato straordinarie doti canore intonando splendide canzoni della lirica…la voce della Soprano Elena Danusia Socea ha incantato il pubblico: parte una lunga standing ovation.

L’eleganza dei balli, il fervore dei canti, i colori dei costumi come i magnifici abiti medievali della Nobile Compagnia del Castellaccio distoglievano i pensieri dalle preoccupazioni quotidiane e nelle menti dei partecipanti prendevano vita forti emozioni e ricordi lontani. Gli occhi lucidi di molti volontari, in particolare quelli che hanno visto crescere l’Avo, posizionano la commozione ai vertici della lista dei sentimenti più consumati. Non erano felici; erano sereni (uno stato d’animo molto diverso).

Anche i professionisti esterni all’associazione hanno accarezzato lo spirito dei presenti sferzando ripetutamente energie positive.  Il brano interpretato magistralmente da Susanna Bugatti, le poesie dei  volontari Avo si intrecciavano con la poesia di Carla Staffieri (poetessa di Ladispoli). Il ritmo coinvolgente della Quasar Band ha fatto alzare quasi tutti i sedentari e li ha indotti a improvvisare balli individuali e di gruppo, balli liberatori e non programmati. Il rinfresco finale, preparato esclusivamente dai volontari e predisposto attraverso un’accurata mise en place ricca di stuzzichini, dolci, torte salate e leccornie varie accompagnava le note dei miti inglesi che hanno fatto la storia della musica a livello mondiale: il binomio si è rivelato vincente, nell’ultima fase il pubblico sembrava inebriato.

Una sala ancora gremita dopo cinque ore di interventi e spettacoli è la prova che il meccanismo ha avuto successo. L’evento è terminato intorno alle 20.00, quando un cielo stellato ed una tiepida e magnifica sera d’autunno hanno provveduto a coccolare gli ospiti nel tragitto fino alle loro case.

Alexandre Minozzi
Resp. Comunicazione per Avo Ladispoli
Delegato Avo Giovani per il Lazio