AVO CITTADELLA: OLTRE LA PANDEMIA
“Coltivare l’arte dell’osservazione cogliendo spunti verbali e non verbali al fine di comprendere meglio la persona e il suo mondo interiore.” Utili indicazioni di P. Arnaldo Pancrazi.
Sono entrata in AVO sette anni or sono seguendo il consiglio di una amica. Mai avrei pensato di entrare nel volontariato ospedaliero così lontano dal mio mondo, mondo del commercio e dei libri. Dopo una adeguata formazione vengo assegnata al reparto cardiologia. Cosa mi colpisce appena entrata? La buona accoglienza del personale medico e paramedico e i quadri di Kandinsky appesi al muro. Penso che non può essere per caso né tanto meno per vanità che si sceglie la profondità trascendentale della pittura di Kandinsky da appendere sui muri di un ospedale ma una precisa filosofia di vita che è anche la mia filosofia: avere come cardine il rispetto della sensibilità e dell’esistenza di ogni persona.
Mi trovo così in un mondo di amici che condividono i miei stessi obbiettivi.
Poi la pandemia.
Un’ombra angosciosa attraversa il mondo intero. Tutti fermi. Chiusi in casa. Che fare?
Per fortuna Avo Cittadella è l’unica AVO in Italia che offre anche un servizio gratuito di trasporto sociale e radioterapico e i nostri autisti non si sono quasi mai fermati. In assoluta sicurezza e rispettando tutte le regole anti-Covid hanno continuato a trasportare gli ammalati in modo che potessero fare le loro terapie. Ma in Ospedale e nelle Case di Riposo (speriamo ancora per poco) no, non si può entrare. I volontari AVO sono fermi.
Quanta sofferenza ha portato questa pandemia? Può la sofferenza dell’anima portare alla malattia e al dolore del corpo?
L’occasione arriva dalla nostra Presidente e dal coordinatore delle associazioni di Cittadella. Il Comune mette a disposizione dei cittadini, che hanno subito gravi disagi a causa del Covid, dei buoni spesa. Bisogna richiederli attraverso una piattaforma informatica ma tante persone non hanno il computer. Hanno bisogno di volontari ed io ho appena terminato un corso di informatica. Ci sono.
I quadri di Kandinsky mi appaiono davanti, ho la possibilità di portare la filosofia AVO oltre la pandemia, di compiere il mio servizio di volontaria nonostante gli ospedali ancora chiusi. Possedere gli strumenti necessari per aiutare le persone in difficoltà è un dono da condividere e penso, con gioia, di essere una persona fortunata.
Maristella Costa