AVO Albenga: l’AVO ai tempi del Covid…

 

La pandemia non ha fermato i volontari dell’ A.V.O. Albenga e Territorio Ingauno Odv!

La volontà di rimanere attivi è stata superiore alle limitazioni imposte prima dal lockdown nazionale e successivamente dalle limitazioni tuttora presenti negli istituti delle Rsa e presso l’ospedale di Albenga Santa Maria della Misericordia, dove i volontari erano quotidianamente presenti.

Per non farsi fermare dalle restrizioni imposte dalla pandemia e perseverare nel proprio servizio, l’Associazione ha profuso il proprio impegno nella ricerca di nuove forme di collaborazione con le amministrazioni e gli enti locali, trovandole, grazie anche all’immediata fiducia accordata dall’ ASL2, nella possibilità di sostenere la gestione del piano vaccinale presso il Comune di Albenga di l’inizio del quale era previsto a distanza di brevissimo tempo.

E’ sorta una nuova consapevolezza a livello organizzativo, insieme a una particolare dedizione dei Volontari, che ha fortemente sostenuto la necessità e l’utilità di una sinergia tra l’Associazione e il personale medico nella gestione logistica e pratica dell’esercizio di questa attività, sostanzialmente nuova.

In presenza, sin dall’8 marzo, primo giorno della campagna, ci si è spesi per fornire un adeguato servizio di accoglienza ai cittadini convocati per la profilassi vaccinale: l’impegno è risultato e tuttora risulta molto gradito dalla cittadinanza. L’apprezzamento viene quotidianamente dimostrato sia in presenza che dalle numerose espressioni di ringraziamento pubblicate sui media social e sulla nuova pagina Facebook dell’Associazione.

In poco più di tre mesi i volontari Avo di Albenga hanno effettuato circa 1500 ore di servizio attivo in affiancamento al personale ospedaliero, dimostrando grande senso del dovere, mantenendo costante il numero di volontari previsto per ogni turno e concentrando le proprie capacità di “ascolto attivo” nell’effettuare un tipo di servizio nuovo e mai sperimentato in precedenza in modo ugualmente massivo.

Non era così prevedibile, infatti, riuscire a coniugare una campagna di vaccinazione dagli elevati numeri di utenti quotidiani con il desiderio dell’Associazione di contribuire all’azione rivolta alla collettività e organizzando squadre di persone che potessero garantire la loro presenza con continuità, effettuando un servizio di supporto al personale medico il più agevole e rapido possibile.
Ma la volontà di essere utili al meglio ha prevalso su ogni difficoltà.

Il considerevole numero delle ore di servizio è ad oggi provvisorio in quanto le vaccinazioni si protrarranno per tutta la stagione estiva e forse anche oltre con l’impegno di A.V.O. garantito senza limitazione alcuna.

Ad ottenere tali risultati hanno contribuito un ragguardevole numero di Volontari, molti, di cui la maggioranza, in età non più verdissima, che con grande spirito di dedizione hanno formato gruppi molto affiatati, rinunciando a qualsiasi comodità o impegno, sia nei giorni feriali che festivi, per ore, sempre con il sorriso e una parola buona per tutti.

Un gioco di squadra e una presenza che ha fatto conoscere alla cittadinanza ingauna un nuovo volto dell’Associazione, molto apprezzato e utile alla collettività.

Ed è proprio in questo senso che l’A.V.O di Albenga si sta muovendo, con l’intento di sviluppare progetti innovativi nel prossimo futuro, in aggiunta alle ordinarie prestazioni ad ora offerte, auspicando l’ampliamento e l’attivazione di principi di resilienza utili a motivare la partecipazione dell’Associazione in molte attività, proprie del suo statuto, ma ancora poco sviluppate sul territorio locale.

Una dinamica che porterà, a regime, a una suddivisione dei compiti per tutti i volontari, anche per coloro i quali per motivi personali o di lavoro non possono prestare attivamente servizio in ospedale o nelle Rsa, in modo tale da compattare l’intero gruppo dei soci in un’unica realtà amalgamata.

La prospettiva dell’ Associazione, in attesa del completamento della campagna vaccinale, resta quella di operare in definitiva sicurezza, ampliando gli orizzonti tematici di un nuovo concetto del volontariato, non più solo come aiuto e supporto in una specifica struttura, ma soprattutto come soggetto attivo e mobile in affiancamento agli enti locali e al Comprensorio nel quale opera.