
50 ANNI DI AVO
RACCONTIAMO LA NOSTRA STORIA, SCRIVIAMO IL FUTURO
220 sedi in Italia, 12.000 volontari, 700 tra ospedali e strutture di ricovero sostenute dal lavoro quotidiano dell’Associazione di Volontari Ospedalieri (AVO) una storia d’amore ed ascolto nata a Milano nel 1975 da Erminio Longhini, che compie 50 anni.
Milano 27 novembre 2025 – Il prossimo 29 novembre 2025, nella meravigliosa cornice del Teatro Orfeo di Milano, l’Associazione Volontari Ospedalieri (AVO) festeggerà lo storico traguardo dei cinquant’anni di attività.
Nata nel 1975 dalla lungimirante visione dell’intraprendente primario dell’ospedale di Sesto San Giovanni, Prof. Erminio Longhini, adesso AVO è una consolidata realtà a fianco delle persone fragili di tutta Italia. Oggi l’associazione conta circa 220 sedi e 12.000 volontari operativi in oltre 700 ospedali e strutture sociosanitarie distribuite sull’intero territorio nazionale, una storia che nasce dalla voglia del suo fondatore di porsi una domanda: “A chi tocca?”
A chi tocca sostenere le persone fragili e sole? A chi tocca ascoltare le loro storie e regalare sorrisi ed ascolto? A chi tocca far divertire i bambini che vivono giornate tristi durante la permanenza in ospedale? A chi tocca regalare amore? La risposta, lunga 50 anni, è meravigliosa: tocca alle migliaia di volontari AVO che hanno aderito all’associazione e che dalle alpi alle isole, passando per Roma, Firenze e Milano, donano ogni giorno il loro tempo al servizio delle persone bisognose. Ed è proprio questa la cosa più importante, in una società contemporanea sempre più occupata dalla frenesia quotidiana di lavoro ed impegni personali, “Il volontariato è la fatica di uscire per aiutare altri” come diceva Papa Francesco.
Ma tornando alle celebrazioni per il cinquantesimo, AVO ha scelto come titolo della giornata“Raccontiamo la nostra storia, scriviamo il futuro”: la manifestazione come detto si svolgerà il 29 novembre 2025 al Teatro Orfeo, luogo emblema della comunità e dell’impegno dell’associazione nel corso degli anni.
La giornata sarà aperta dal Presidente di Federavo Francesco Colombo, che rivolgerà il suo saluto ai partecipanti. Seguiranno gli interventi delle autorità presenti, tra cui Lamberto Bertolè, Assessore al Welfare del Comune di Milano, Emanuele Monti, Presidente della IX Commissione permanente per la Sostenibilità sociale, casa e famiglia della Regione Lombardia, e Paola Bocci, membro della medesima commissione.
Un momento particolarmente significativo vedrà la lettura di una lettera di ringraziamento a firma di Marco Giachetti, Presidente del Policlinico di Milano, e di Alessandra Locatelli, Ministro per le disabilità della Repubblica Italiana. Durante la celebrazione sarà proiettato un contributo video di Guido Bertolaso, Assessore al Welfare di Regione Lombardia. Interverranno inoltre rappresentanti del mondo del volontariato e del terzo settore, tra cui Andrea Fanzago, Presidente del CSV Milano Città Metropolitana, e Chiara Tommasini, Presidente di CSVnet, nonché esponenti che hanno sostenuto l’associazione, quali Michele Lemme, Responsabile Relazioni Esterne dell’Editore Pizzardi, e Andrea Battistini, in rappresentanza di Cattolica Generali Assicurazioni e della sua Fondazione.
Il programma comprende un intervento di Padre Arnaldo Pangrazzi dedicato all’eredità di Erminio Longhini, seguito da un reading di lettere scritte dai volontari AVO e da un’interpretazione di testi dei Fondatori a cura degli attori Corrado Niro ed Elena Cavalli Carbone. Concluderà i lavori il Professor Mauro Bertolotti con un intervento intitolato “Essere oggi Volontari AVO per crescere insieme verso il domani”.
La celebrazione si propone non solo come momento di memoria e riconoscimento del lavoro svolto, ma anche come occasione per tracciare prospettive future: attraverso testimonianze, racconti e confronto istituzionale si discuteranno le sfide e le opportunità per rafforzare il servizio altruistico nelle strutture sanitarie e sociosanitarie del Paese.
Per il cinquantesimo anniversario è stato inoltre emesso un francobollo commemorativo che rende omaggio alla storia e ai valori dell’associazione. L’iniziativa richiama le origini di AVO, fondata cinquant’anni fa dal Prof. Erminio Longhini con l’intuizione che al malato, oltre alle cure mediche, servano attenzione e vicinanza umana. Il francobollo riprende il logo dell’associazione — un cuore formato da due mani sovrapposte — scelta grafica che sintetizza il sentimento di solidarietà e cura che anima i volontari. L’emissione è stata resa ufficiale con la cerimonia di annullo svoltasi martedì 11 febbraio presso il CSV Lazio, data scelta in coincidenza con la Giornata Mondiale del Malato per il suo valore simbolico. L’iniziativa ha suscitato forte emozione tra i volontari: il francobollo, destinato a essere conservato con cura, vuole anche fungere da veicolo per diffondere il messaggio della missione AVO.
Le solitudini aumentano e noi vogliamo essere sempre più numerosi.
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